ANDI Trento: dare risposte ai quesiti che provengono dalla base associativa

L’attività sindacale in Provincia di Trento prevede, come nelle altre Regioni d’Italia, una attività puntuale sul territorio cercando di dare risposte alle principali richieste che ci vengono dalla base. – Dichiara il Segretario sindacale ANDI Trento, Francesco Antonucci – La problematica ASO è stata gestita dalla nostra Sezione giocando d’anticipo e in piena collaborazione con la CAO, l’altra associazione di categoria presente sul territorio, e la componente politica, addivenendo ad un percorso condiviso che ci ha visto in grado di conferire il titolo ASO già da due anni alla quasi totalità delle assistenti che non potevano essere esentate dal corso formativo. IL Corso gestito dalla Provincia Autonoma di Trento vede molti, componenti del direttivo ANDI tra i docenti consentendo, quindi, un indirizzo oggettivo verso la professione.

I corsi sulla Sicurezza sono un fiore all’occhiello di ANDI ma anche della Sezione trentina: eroghiamo corsi obbligatori per legge per i lavoratori, gli RLS e gli RSPP consentendo di rispettare ogni necessità di aggiornamento. La peculiarità della Provincia Autonoma permette la possibilità di un contatto diretto con le istituzioni anche attraverso contatti personali che ci consentono di portare le nostre istanze al decisore politico, molte volte in maniera preventiva, come stiamo cercando di fare per la problematica delle autorizzazioni, per la quale lavoriamo sempre di concerto con la CAO che sul territorio è comunque molto legata ad ANDI.

Particolare interesse sta suscitando sul territorio nazionale, così come in Provincia la problematica dell’esclusione degli Odontoiatri non in possesso della Specializzazione dalle graduatorie della Specialistica ambulatoriale. Abbiamo contribuito all’inclusione di questa situazione nell’ultimo documento del Congresso Politico ANDI che ha visto approvare un impegno per l’Esecutivo nazionale a cercare di modificare la legge Balduzzi ed a favorire l’accesso ai ruoli del SSN. La Sezione ha deciso di accreditarsi come provider ECM, riuscendo ad organizzare corsi anche per gli Igienisti dentali. Possiamo così consentire alle ASO di rispettare l’obbligo di aggiornamento. Una fattiva collaborazione con l’AIASO e l’AIDI ci permette di valutare a tutto tondo le problematiche del mondo del dentale e di proporre aggiornamento di sicuro interesse, mentre attraverso la nostra piattaforma “Corsi Dolomitici” proponiamo webinar ed altri eventi formativi apprezzati anche fuori dal nostro territorio. 

L’ANDI Trento ha anche una buona componente di giovani che cerchiamo di coinvolgere nell’attività associativa, ma che non sempre recepiscono gli input. Comunque puntiamo e crediamo fermamente su di loro: ne è prova il fatto che ne abbiamo coinvolti un buon numero in Consiglio Provinciale ANDI. Siamo presenti in tutti i tavoli e ben rappresentati anche in Confprofessioni Trento, dove i Soci ANDI superano i 200 iscritti. Siamo presenti in giunta, dove personalmente sono impegnato con il ruolo di Vicepresidente. Abbiamo collaborato attivamente all’organizzazione di corsi sulla bilateralità e ci proponiamo nel prossimo mandato di approfondire il discorso dei Fondi Europei di concerto con gli organismi Nazionali. Collaboriamo con il fondo di sanità integrativa territoriale (Sanifond) per la stesura dei piani sanitari odontoiatrici per consentire di erogare prestazioni in convenzione indiretta a circa 60.000 iscritti ed alle loro famiglie.

Il rappresentante Provinciale in ENPAM, il Vicepresidente ANDI Trento, Fabrizio Pellegrini, aggiorna tutti i soci sulle novità provenienti dalla nostra cassa di previdenza. Dobbiamo molto alla nostra Segretaria Fabrizia, che ci supporta con un impegno che supera sicuramente i suoi obblighi contrattuali e ci permette di ottimizzare il funzionamento della nostra sezione e ottenere i risultati raggiunti.

Infine, voglio ricordare e ringraziare tutto il Consiglio di ANDI Trento per come abbiamo affrontato questo periodo difficile, indimenticabile, assolutamente complicato, attraverso continui contatti via web ma anche con donazioni di mascherine, camici, tute e guanti al servizio sanitario pubblico nei primi momenti della pandemia, con continue indicazioni ai soci, con la collaborazione con la CAO presieduta da Dott. Stefano Bonora che tanto si è speso per la campagna vaccinale a favore di tutto il team dello studio odontoiatrico.