È necessaria una visione attiva della prevenzione. Bisogna coinvolgere i pazienti, informandoli costantemente durante tutto l’anno

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Il Dott. Valerio Fancelli, Presidente ANDI Firenze, riflette sui cambiamenti relativi alla prevenzione della salute orale, evidenziando come sia necessario informare i pazienti sulla prevenzione in modo costante per tutto l’anno. Tra le varie azioni necessarie Mese della Prevenzione, Oral Cancer Day e Odontoiatria solidale.

Una campagna mediatica di prevenzione che duri per tutto l’anno, in cui si individuano momenti importanti legati a tematiche specifiche, come l’Oral Cancer Day a maggio o il Mese della Prevenzione ad ottobre, potrebbe essere un modo diverso per portare avanti l’informazione relativa alla prevenzione. A mio avviso, occorre far crescere il numero di dentisti che aderiscono a queste iniziative ma, soprattutto, è necessaria una visione più attiva del progetto dove la prevenzione non sia più circoscritta ad un mese specifico ma sia estesa con una comunicazione costante.

Bisogna ricordare ai pazienti l’importanza della prevenzione.

Quali possono essere le motivazioni fondamentali che rendono essenziale fare prevenzione tutto l’anno?

“Direi che i motivi sono essenzialmente due. Innanzitutto, l’epidemia ci ha dimostrato che molti pazienti, per la situazione contingente, hanno saltato i controlli periodici ed hanno subito l’insorgenza di problemi che non avevano da anni. L’altro invece, è più circoscritto alla categoria: effettuare un’igiene dentale ad un prezzo molto basso non è fare prevenzione, mentre la visione attiva del progetto di prevenzione è coinvolgere i pazienti per farli andare negli studi, cercando di agevolarne il percorso di entrata e nello stesso tempo cercando di tenerli sotto cura, quindi non bisogna lasciare che essi vadano letteralmente “a comprare” una prestazione ma è essenziale farli rientrare nella cosiddetta “presa in cura” del paziente. Questo è un concetto importante della nostra professione, che ha fatto del motto “prevenire è meglio che curare” il suo slogan, per cui la campagna di prevenzione non può essere circoscritta ad un solo mese, ma è necessario cominciare a ragionare con una visione più ampia, comprendendo le giornate dove si parla di disturbi del sonno, dell’Oral Cancer Day o dell’importanza dello stile di vita all’interno dell’intero anno.”

Nel contesto della prevenzione sicuramente un ruolo fondamentale è quello dell’odontoiatria solidale. Quali azioni che avete avviato sul vostro territorio?

Assolutamente, l’odontoiatria solidale è un aspetto essenziale. In base ai dati ISTAT, c’è un aumento della povertà, che genera purtroppo nuovi disagi anche da un punto di vista medico e odontoiatrico.

A Firenze, abbiamo avviato un rapporto continuativo con l’ambulatorio della Caritas Diocesana e per il Mese della Prevenzione di ANDI e Mentadent abbiamo coinvolto l’Ospedale degli Innocenti, che ospita bambini orfani. Queste azioni esprimono la nostra vicinanza alle persone con difficoltà oggettive di accesso alle cure odontoiatriche. Abbiamo poi a disposizione due automezzi per le visite di prevenzione, uno in accordo con la LILT di Firenze e della Toscana e l’altro grazie ad un percorso avviato insieme alla Croce Rossa Italiana.

Quale ruolo possono avere i social per l’Odontoiatra oggi

Dal punto di vista dell’utilizzo dei social, ANDI ha fatto bene ad introdurre il progetto Facebook Professional  perché oggi i social sono un veicolo di comunicazione importante.

Vanno utilizzati correttamente e va stigmatizzato l’utilizzo improprio delle pagine social, con informazioni che non sono in linea con la nostra deontologia. L’idea di offrire ai soci uno strumento che agevoli l’utilizzo professionale di questa forma di comunicazione è, dunque, sicuramente valida.

Questa iniziativa può anche contribuire a un cambio culturale necessario alla nostra categoria, che potrebbe rientrare, a mio avviso, in un progetto di formazione dei dirigenti più ampio, ma indispensabile, per il futuro”.

Photo Credits:  Günther Braun – Pixabay