Il Progetto ANDI-ALIGN Technology: un nuovo modo di gestire la relazione con il paziente e la progettazione del caso clinico con tecniche 4.0

Si stanno susseguendo con una grande partecipazione e soddisfazione da parte degli associati ANDI le serate conferenza del webinar dedicato al Progetto di odontoiatria multidisciplinare presentato da ANDI  e ALIGN Technology, nel quale vengono sinteticamente presentate le possibilità di intervento oggi consentite dagli strumenti digitali.

Questa iniziativa è volta a fornire agli Odontoiatri una nuova visione della relazione e della comunicazione con il paziente, consentirà di progettare il caso protesico e della Odontoiatria adesiva con l’uso di tecniche informatiche e introdurrà ad una migliore confidenza con l’Odontoiatria digitale.

ANDI sta investendo nel sostegno allo sviluppo e all’aggiornamento delle competenze professionali dei propri associati, in particolare sul futuro dei più giovani, ai quali è dedicato un accesso agevolato al Progetto.

La partecipazione ad uno dei tanti corsi serali in programma (Vedi QUI) permetterà a chi ne fosse interessato di aderire all’Italian Summit organizzato via web da Align Technology nei giorni 1 e 2 aprile 2022.

Tra i diversi trend che attualmente riguardano l’Odontoiatria i più importanti sono sicuramente legati alla digitalizzazione ed al concetto della minima invasività delle terapie odontoiatriche – conferma Camillo D’Arcangelo, relatore dei webinar introduttivi del Progetto ANDI-Align -. La digitalizzazione sta cambiando completamente la maniera di impostare ed eseguire le terapie odontoiatriche, sia per l’Odontoiatra che per il paziente: attraverso la digitalizzazione si può avere una qualità del lavoro molto più alta e una comunicazione migliore con il paziente, oltre al miglior monitoraggio delle terapie.

Questo porta ad una maggiore qualità della prestazione, a tutto vantaggio del paziente.

È chiaro che lo strumento informatico, un “device” come altri, aiuta in tutti questi passaggi, ma al centro del processo digitale c’è sempre l’Odontoiatra, che imposta la relazione, la diagnosi, il piano di trattamento e il suo monitoraggio. La digitalizzazione non è un qualcosa che può sostituirsi all’Odontoiatra, ma è un mezzo molto avanzato che permette di intervenire terapeuticamente in una maniera diversa da come faceva prima, in modalità molto più semplice ed ergonomica e, probabilmente, anche molto più economica.

Per quanto concerne il concetto della minima invasività, che riguarda tutte le branche dell’Odontoiatria ed in particolare protesi, estetica, conservativa ed ovviamente ortodonzia, che di per sé è già per definizione minimamente invasiva e lo è ancora di più con l’uso degli allineatori. L’utilizzo degli scanner intraorali consente di seguire procedure totalmente digitali, dalla diagnosi al rilievo dell’impronta, permettendo altresì la previsualizzazione del caso, la cui  soluzione può essere anche considerata insieme al paziente. Con questo approccio, nel quale l’Odontoiatra si conferma il responsabile della diagnosi e della scelta del trattamento, otteniamo, quindi e contemporaneamente, maggiore relazione con il paziente  e, tramite l’uso di strumentazioni digitali, minima invasività.

Oggi va sottolineato come alcune aziende cerchino, invece, di sostituirsi in una parte del lavoro dell’Odontoiatra. Con il pretesto della semplificazione, della velocità e del risparmio esse mirano a realizzare una diagnosi ed un piano di trattamento che progressivamente escludono l’Odontoiatra o lo mettono ai margini: questo non è possibile, in quanto è contrario ai principi della Medicina. Il laureato in Odontoiatria o in Medicina deve assumersi la responsabilità e l’autonomia della diagnosi e del piano di trattamento, che rappresentano un obbligo deontologico e professionale, a tutto vantaggio del paziente.

A prescindere da qualsiasi strumento si adoperi – conclude D’Arcangelo –, il concetto di base non cambia: il Medico Odontoiatra deve essere sempre al centro del processo e solo a lui spetta la decisione di quale procedura o tecnologia avvalersi in funzione dei vantaggi che ne può trarre il paziente rispetto ai suoi bisogni di cura.

Pietro Venezia, Odontoiatra, anche lui impegnato nella conduzione dei webinar relativi al Progetto ANDI-Align, affronta in modo più capillare gli aspetti che caratterizzano l’Odontoiatria digitale.

Sicuramente, uno dei topic su cui riflettiamo spesso è quello dell’attuale importanza delle tecnologie in Odontoiatria, che si sta digitalizzando sempre di più. Parliamo di un’Odontoiatria 4.0, in quanto sappiamo che oggi esistono tanti strumenti che possono interagire tra loro e permettono all’Odontoiatra di esprimere  una diagnosi in tempi più ridotti e con flussi di lavoro più affidabili: mi riferisco, in particolare, alle scansioni intraorali con scanner digitali ed alla possibilità, per quanto riguarda gli allineatori, di visualizzazione preventiva del risultato finale su una piattaforma assolutamente affidabile in termini di accuratezza.

Mi riferisco anche ai flussi di lavoro che portano alla produzione delle protesi, che vengono eseguite già da tempo in laboratorio con strumenti completamente digitali. Questo è un cambio di paradigma, rispetto anche solo a dieci anni fa, per cui ci sono sempre più colleghi che avvertono la necessità di avvicinarsi a queste nuove tecnologie. La cosa fondamentale, per noi che le utilizziamo, è che adesso questi strumenti possono interagire tra loro, per cui oggi il nostro concetto è quello di un approccio alla terapia odontoiatrica completamente digitale, ossia l’acquisizione di tutte le informazioni e le possibilità di intervento relative al caso clinico avviene con strumentazioni completamente digitali.

Questa semplicità di acquisizione e di condivisione delle informazioni favorisce, in primis, una comunicazione più efficace con il paziente, perché ora non gli facciamo vedere un rendering ipotetico, ma possiamo spiegare esattamente in quale direzione andremo e quale sarà il risultato finale. Un vantaggio per l’Odontoiatra che ha un filo rosso da seguire, ma soprattutto per il paziente, che in questo modo è completamente consapevole di ciò che noi andremo ad eseguire come terapia.

La comunicazione è ora a 360 gradi e tutti gli attori ne sono, dunque, favoriti. Questo approccio – conclude Venezia –permette di sostenere un’Odontoiatria più aderente ai bisogni specifici del paziente.

Calendario prossimi webinar

  • Martedì 08/03/2022 – h 21:00
  • Lunedì 14/03/2022 – h 21:00
  • Martedì 15/03/2022 – h 21:00
  • Lunedì 21/03/2022 – h 21:00

Durata: 60-90 minuti. N.B.: Il contenuto dei corsi è lo stesso nelle varie date.