Il Progetto WelfareAttivo ANDI fa tappa a Padova

ANDI ha presentato, sabato 28 gennaio, i suoi servizi dedicati al welfare e alla previdenza ai soci di Padova nel corso dell’incontro “Progetto Welfare Andi”, promosso all’ Hotel Galileo dalla Sezione provinciale della città del Santo in collaborazione con il Dipartimento regionale ANDI.

“Si tratta di un’iniziativa nata per spiegare agli iscritti che cosa offra ANDI in termini di servizi – ha detto il presidente di ANDI Padova, Fabio Carnevale -. Eventi come questo servono per entrare nel dettaglio della materia e comprendere le opportunità che si possono presentare agli odontoiatri. I temi? Fondo FAS, previdenza, assicurazione professionale, assicurazione sanitaria del professionista e servizi multimediali, tra  cui il programma di gestione destinato agli studi”. 

Alcuni dei relatori che hanno preso la parola all’ Hotel Galileo erano già presenti al congresso regionale veneto lo scorso novembre, ma la vera novità è stata che, per la  prima volta in assoluto, si sono avvicendati ben cinque relatori per presentarne congiuntamente le iniziative: tra di loro, i presidenti della Fondazione ANDI Salute, Luca Barzagli  e di SaluteMia, Gianfranco Prada, oltre a Gianluca Barbin, vicepresidente ANDILab, Renato Mele per la previdenza Enpam e Massimo Manchisi per Oris Broker.

“Nella progettualità di ANDI Veneto, in sinergia con le sedi provinciali,  c’è l’obiettivo di affrontare temi che non hanno natura clinica ma di supporto alla professione – ha evidenziato il presidente di ANDI Veneto, Federico Zanetti -. Così è stato con il recente incontro a Treviso su Enpam e il passaggio generazionale e così è stato con il congresso culturale regionale  sulla transizione digitale, cruciale nel “ridisegnare” l’odontoiatria che verrà”.

“ANDI ha intrapreso un percorso nuovo, che è di politica sindacale,  per  arrivare ad una nuova gestione dei fondi integrativi non più legata al vecchio sistema delle convenzioni – ha spiegato il presidente  della Fondazione Andi salute,  Luca Barzagli, che sul ruolo dei Fondi sanitari integrativi aveva già commentato in modo approfondito la posizione di FAS in una recente intervista su ANDIOGGI (Vedi QUI).