Incontro tra ANDI e ANOMeC per una professione che deve rimanere “libera”

I temi della libera scelta del Dentista curante da parte del cittadino e della giusta remunerazione delle prestazioni professionali senza vincoli di imposizione di onorari per le terapie odontoiatriche predeterminati o unilateralmente modificati da parte delle imprese di assicurazione sono stati quelli considerati e pienamente condivisi nell’incontro avvenuto il 18 novembre u.s. fra ANOMEC e ANDI,  con la partecipazione del Vicepresidente dell’Associazione Nazionale Odontoiatri e Medici Convenzionati (ANOMeC), Alberto Di Feo, Fabio Santilli, responsabile ANOMeC per Roma e Lazio,  il Presidente nazionale ANDI Dott. Carlo Ghirlanda, e Fabio Scaffidi, Coordinatore della Commissione Nazionale ANDI per la Sanità Integrativa.

La relazione fra ANOMEC e ANDI, in virtù delle pubbliche e determinate prese di posizione nei confronti dei providers di sanità integrativa che sia ANDI che ANOMEC hanno singolarmente manifestato ad ogni livello istituzionale e nei media, trova reciproca intesa sulla comune volontà di perseguire la tutela delle scelte del cittadino, il giusto compenso del professionista, la riforma di una sanità integrativa, che soprattutto in campo odontoiatrico non ha determinato i risultati che i disegni di legge originali ambivano ad ottenere.

ANOMEC  ha presentato sul tema del giusto compenso una articolata segnalazione all’ ANTITRUST e si accinge alla presentazione di un progetto di legge che si propone di sancire il diritto del paziente alla scelta libera del proprio curante senza differenze di rimborsi assicurativi tra regime diretto ed indiretto, parimenti  garantendo al Medico e all’Odontoiatra il diritto di considerare e condividere con il paziente il valore economico della sua prestazione professionale senza che ci sia prevalenza di forze del provider assicurativo rispetto al singolo Odontoiatra. Aspetto sancito dallo statuto dell’Ordine dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri, che viene sistematicamente disatteso dalle compagnie assicuratrici nell’ambito della sanità integrativa.

Si è trattato di un primo passo che ha registrato il plauso del Vicepresidente Di Feo per l’impegno del Presidente Ghirlanda e di ANDI verso la condivisione di un progetto che riguarda il presente ed il futuro della professione che, come ribadito nel corso dell’incontro, si vuole unanimemente che rimanga “libera” di nome e di fatto.

ANOMEC e ANDI condividono l’analisi dei temi e vogliono insieme contribuire alle riforme necessarie per  determinare il rispetto delle libere scelte del cittadino e della qualità delle prestazioni professionali – dichiara Carlo Ghirlanda, Presidente nazionale ANDI – Il percorso è avviato, e sono già in atto le iniziative per raggiungere gli obbiettivi che abbiamo anche in questa occasione fra noi riconfermato  ”.