L’accordo sul nuovo profilo professionale ASO sul tavolo della Conferenza Stato-Regioni

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Il nuovo provvedimento che modifica la disciplina del 2017 è all’ordine del giorno dalla Conferenza Stato-Regioni con un documento composto di 15 articoli che definisce il profilo professionale, la formazione, le attività e competenze.

In allegato QUI il testo di ingresso in esame alla riunione, sul cui esito saranno dati tempestivi aggiornamenti.

La formazione ha una durata complessiva di 700 ore, delle quali il 30% può essere svolto attraverso la formazione a distanza, suddivise in 300 ore di teoria e 400 di tirocinio, da completare entro 12 mesi, con un esame conclusivo.

Ribadito il principio che vieta ogni tipo di intervento sul paziente per la figura dell’ASO, la cui attività si svolge negli studi odontoiatrici e nelle strutture sanitarie che erogano prestazioni odontostomatologiche.

Finalmente si ratificano le modifiche che sin dall’avvio di questo mandato di presidenza nazionale abbiamo richiesto per una diversa declinazione del profilo ASO, che necessitava di revisioni ed importanti correzioni rispetto a quanto contenuto nel DPCM del 9 febbraio 2018 che ne costituiva il ruolo – afferma il presidente nazionale Andi Carlo Ghirlanda – La richiesta da noi rivolta alla direzione generale per le professioni sanitarie del Ministero della salute per la revisione del DPCM è stata pressante ed è stata presentata con dati concreti, che non lasciavano dubbi alla necessità di cambiamento del testo di legge.

Un bisogno pienamente condiviso con CAO nazionale e le sigle di rappresentanza delle assistenti di studio odontoiatrico , IDEA e AIASO, ma anche con gli esponenti regionali degli assessorati alla formazione, con i quali abbiamo partecipato, nei rispettivi ruoli, alla conferenza dei servizi che ha elaborato il nuovo testo.

Ringrazio la Direzione generale delle professioni sanitarie del Ministero della salute, ed in particolare la dott.ssa Ugenti e la dott.ssa Rinaldi, per avere recepito positivamente le richieste di revisione e per l’importante intervento di sintesi delle tante posizioni emerse al tavolo della conferenza dei servizi. Come datori di lavoro abbiamo ora un quadro normativo di riferimento chiaro, che supera i problemi emersi nel testo precedente nella volontà di una costante qualificazione del nostro lavoro e del nostro team.