Marco Magi: La conoscenza dell’Odontoiatria Speciale, i soggetti fragili nel Codice di Deontologia Medica

Sabato 25 settembre – Sala Ginevra

Ogni Incontro Scientifico rappresenta una continuità di lavoro, di confronto interpersonale e di ricerca clinica tesa a migliorare le condizioni di salute e di vita dei nostri pazienti. I nostri obiettivi sono legati all’approfondimento e alla maggior comprensione dell’Odontoiatria Speciale dove la parola chiave è stata rappresentata dalla CONOSCENZA.

La conoscenza dell’Odontoiatria Speciale è, per ogni medico e i suoi collaboratori, un requisito fondamentale per lo svolgimento della propria professione volto ad esercitare con scienza, coscienza, dignità e indipendenza senza alcuna discriminazione verso alcun paziente.              

CONOSCENZA delle problematiche quotidiane passando dall’etica deontologica all’approccio psicologico, dalla chirurgia all’ortodonzia, dalla conservativa alla protesi, dalla prevenzione sanitaria alla conoscenza della persona fragile nel suo percorso evolutivo.  Infatti, non ci si può relazionare sulla fragilità se non c’è conoscenza del problema. Giustiniano affermava: “Non è molto utile conoscere la legge, se non si sa nulla delle persone per le quali la legge esiste.”         

Compito dell’Odontoiatra, infatti, è saper Accogliere, saper Osservare, saper Ascoltare il paziente per entrare in quel contatto empatico propedeutico di ogni relazione umana, comprendendone il contenuto e la rilevanza delle sue emozioni, dei suoi timori, delle sue paure e delle sue aspettative cliniche ed umane, a maggior ragione quando di parla di persone con disabilità. Tutto questo rappresenta la condicio sine qua non per sviluppare e concretizzare l’umanizzazione del rapporto medico/paziente, dove il medico deve riappropriarsi di un ruolo centrale.                                                                                                                

Impariamo – umanamente – a mettere l’uomo (il paziente) al centro dell’attenzione considerando la sua complessità e l’eventuale sua comorbilità nella relazione di cura e nella cura della relazione.

Il Congresso Scientifico Nazionale ANDI, inoltre, è una grande opportunità per valorizzare quell’incontro umano – fondamentale per dialogare/costruire/progettare – necessario a sviluppare tanto lavoro dentro una Società Scientifica.

Nel ringraziare sempre tutti gli Amici ANDI per il gentile invito, un ultimo pensiero è doveroso rivolgerlo alla S.I.O.H.  che, in oltre trentacinque anni di lavoro, come unica Società Italiana di Odontostomatologia per l’Handicap è stata sempre propositrice di un messaggio educativo non solo culturale/scientifico.                                                      

Questa relazione cerca di costruire un messaggio – una proposta di motivazione, di formazione e aggiornamento – per migliorare la nostra professione Odontoiatrica. Un ringraziamento doveroso lo rivolgiamo anche a tutti gli Amici Relatori che permettono con il loro contributo scientifico questo evento e, a tutti i partecipanti, esprimiamo un caloroso augurio di Buon Lavoro!