Odontoiatri e Medici-Chirurghi liberi professionisti e la campagna vaccinale anti-COVID/Sars2 in Lombardia

Spinti dalle notizie di stampa in merito all’arrivo dei vaccini anti-Covid molti colleghi soci ANDI hanno manifestato interesse e preoccupazione per poter ottenere l’inserimento del loro personale e di sé stessi nelle liste prioritarie di somministrazione.

Va subito detto che il piano vaccinale non è regionale ma nazionale e non ci vede tra i primi professionisti da sottoporre a vaccinazione. Il Dipartimento Regionale ANDI Lombardia si è tuttavia tempestivamente attivato inviando il 23 dicembre scorso, con firma congiunta ConfProfessioni Lombardia e Medici Veterinari di ANMVI, per chiedere all’Assessorato al Welfare e alla sua Direzione Generale una modifica delle liste vaccinali per inserire i dentisti e le altre categorie mediche che si riconoscono in ConfProfessioni insieme al resto degli altri sanitari e colleghi socio-sanitari lombardi. Analoga sollecitazione è partita da FNOMCeO Lombardia.

Il 31 dicembre è arrivata la risposta della Regione, chiedendo di raccogliere gli elenchi dei professionisti con i loro dati personali da inviare alla Direzione Generale Welfare, senza promettere alcun cambio di programmazione, ma per facilitare la chiamata dei soggetti cui somministrare il vaccino.

La risposta inviata anche ai rappresentanti degli Ordini dei Medici e Odontoiatri è stata identica.

Al fine di rispettare l’interesse di tutti gli iscritti e non solo dei soci ANDI abbiamo ritenuto di buon senso lasciare il compito di raccogliere i dati e il consenso dei Colleghi all’invio dei loro dati agli Ordini Provinciali.  Come associazione datoriale, ANDI si è fatta carico di suggerire la raccolta dati anche del personale di studio, igienisti, ASO, segretari amministrativi.

Il neoeletto Assessore al Welfare Letizia Moratti ha confermato la richiesta di raccolta e invio dei dati, quindi le adesioni dei colleghi continuano a pervenire sui portali web degli Ordini OMCeO provinciali. È molto importante sottolineare, però, che il Commissario Arcuri ha recentemente ribadito che non è possibile allo stato attuale modificare il piano vaccinale nazionale e quindi anche le priorità delle singole categorie professionali. La nostra attività è esposta per oggettive condizioni di lavoro, ma abbiamo saputo dimostrare in questi mesi di pandemia di saper gestire efficacemente la prevenzione del contagio da coronavirus proteggendo i nostri pazienti, il nostro personale e noi stessi.

Auspico una maggiore e più stretta sinergia tra Ordini e ANDI per dimostrare alle istituzioni il coordinamento e la compattezza della professione nell’interesse di tutti.

Evangelista Giovanni Mancini
Presidente Dipartimento Regionale ANDI Lombardia