Odontoiatri vaccinati in Campania. Attesa per parte del personale di studio

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Procede la campagna vaccinale per gli Odontoiatri in Campania, seppur in modo disomogeneo tra le varie province. Elevata l’adesione da parte dell’intero comparto. Difficoltà e ritardi nella provincia di Avellino per quanto riguarda le vaccinazioni al personale di studio, come spiega il Dott. Sergio Nargi, Presidente ANDI Avellino.

Purtroppo in questo momento abbiamo un rapporto abbastanza difficile con la Asl territoriale, per quanto riguarda le vaccinazioni al personale di studio. Per quanto concerne gli Odontoiatri, tutti sono stati già vaccinati, a parte qualche caso sporadico che dovrà essere nuovamente inserito e anche per loro stiamo avendo qualche difficoltà.

Nonostante le ripetute sollecitazioni da parte di ANDI e da parte dell’Ordine professionale, non abbiamo ancora avuto delle risposte rispetto alla vaccinazione del personale di studio e assistenti, nello specifico, siamo praticamente fermi.

Questo è un ulteriore problema anche rispetto alla volontà di presentarsi come vaccinatori volontari, nella provincia di Avellino. Faccio presente che il sistema di comunicazione che ha utilizzato la Asl della provincia avvisa poche ore prima dell’imminente vaccinazione e, in alcuni casi, addirittura la comunicazione è arrivata successivamente alla data indicata e questo ha creato alcuni disservizi in tutte le categorie, non solo quella degli Odontoiatri.

Rispetto all’adesione alla campagna vaccinale ho dei dati indicativi che si aggirano intorno all’80%, quindi il consenso da parte dei colleghi è stato molto alto. Personalmente ritengo sicuramente positiva l’idea ma evidenzio che ci sono ancora alcune problematiche da comprendere, come l’ambito legale e penale e faccio presente che, al momento, per come ci è stato indicato, è impossibile procedere in tal senso all’interno degli studi odontoiatrici. La nostra priorità è soprattutto far avviare la vaccinazione per le assistenti e ci aspettiamo da parte dell’Asl di Avellino azioni urgenti, anche alla luce del passaggio di consegne del Commissario Straordinario.

Dai dati in miei possesso nella stessa Regione Campania altre Asl si sono comportate in maniera più collaborativa con una situazione complessiva al momento piuttosto disomogenea”.

Più lineare lo scenario vaccinale nella provincia di Salerno, come evidenzia il Dott. Gaetano Ciancio, Presidente ANDI Salerno: “In provincia di Salerno la maggior parte degli Odontoiatri è stata vaccinata, avendo ricevuto anche la seconda dose, mentre restano fuori, al momento, quelli che non hanno risposto per motivi vari alla prima chiamata, magari per aver comunicato un indirizzo errato o per indisposizione nel giorno in cui sono stati convocati. Per quanto riguarda il personale ASO, gran parte è stato vaccinato, tranne qualche caso, così come per gli Odontoiatri.

Allo stato attuale, d’intesa con le Asl, stiamo riepilogando tutti i nominativi che mancano all’appello che, appena possibile, saranno richiamati. Faccio presente, però, che in questo momento è ferma la convocazione per la prima dose, perché si stanno assicurando con le scorte in magazzino le secondi dosi a chi già ha fatto la prima. Di conseguenza, non appena arriveranno le seconde, ovviamente cominceranno le vaccinazioni in coda: questa è la situazione in base ai dati indicati dalla Asl. L’adesione dei colleghi alla campagna vaccinale è stata massiccia. Per quanto riguarda la proposta di presentarci come vaccinatori volontari, siamo in attesa di conoscere le modalità organizzative, ma FNOMCeO, CAO ed ANDI hanno già indicato le condizioni, soprattutto riguardo la copertura assicurativa per i vaccinatori. C’è la ferma volontà, come categoria, di contribuire alla risoluzione di questo problema, ma trattandosi di materia delicata, che riguarda la salute dei cittadini, occorrono regole chiare”.

In provincia di Benevento tutti gli odontoiatri sono vaccinati già da un mese e per quanto riguarda il personale di studio nella vaccinazione sono state incluse solo le ASO – dichiara il Dott. Vincenzo Goletti, Presidente ANDI Benevento –, per le quali siamo quasi in dirittura d’arrivo. Indicativamente, direi che l’adesione alla campagna vaccinale è stata quasi totale da parte degli Odontoiatri.

Riguardo l’idea di proporci come vaccinatori volontari, ho già fissato un incontro direttivo nella prossima settimana per vagliare la situazione. A mio avviso, ci sono dei passaggi abbastanza nebulosi nell’accordo, in quanto ritengo che ciò possa avvenire, a titolo gratuito, solamente presso strutture apposite messe a disposizione dall’Asl. C’è poi un aspetto assicurativo che è il punto più delicato, secondo me, e che andrà chiarito.

Io, personalmente, sarei più contento se mi dicessero di fare il vaccinatore volontario, a titolo gratuito, presso strutture specifiche dell’Asl, piuttosto che proporre un accordo generico col quale non si capisce come e dove portare avanti quest’azione. Posso dire che contestualmente all’azione di vaccinare esiste una burocrazia molto complessa, che sarebbe veramente difficile da gestire negli studi odontoiatrici”.

In provincia di Napoli, le vaccinazioni proseguono, seppur con qualche complicazione, come spiega la Dott.ssa Giuliana Luciano, Presidente ANDI Napoli: “Allo stato attuale tutti gli Odontoiatri sono stati vaccinati, in quanto sia in provincia, sia in tutta la Regione siamo stati inseriti da subito nella fase 1 del piano vaccinale nazionale. Per quanto riguarda la vaccinazione al personale di studio, c’è una situazione di stallo e speriamo che quanto prima ci sia una risoluzione.

L’adesione da parte degli Odontoiatri alla campagna vaccinale è stata unanime e di questo vado orgogliosa. Ricordo che la Asl Napoli 1 è la più grande d’Europa e quindi ci sono sicuramente difficoltà organizzative e ritardi fisiologici. L’azione di ANDI Napoli sul territorio è sempre avvenuta in sinergia con la CAO e con l’Unità di Crisi della Regione Campania.

Rispetto all’idea di proporci come vaccinatori volontari, al momento siamo in attesa di chiarimenti organizzativi e burocratici, ma siamo naturalmente disponibili. Faccio presente che questo dovrà avvenire sempre con la tutela delle norme, in quanto noi dobbiamo sempre considerare la prevenzione e, comunque, al momento non possiamo dare una risposta certa fino a quando non avremo chiaro il quadro organizzativo”.