Patto generazionale: la cultura della professione

Lauro Ferrari
Segretario sindacale nazionale

Si è tenuto a Cervia il 9 settembre, in occasione del Congresso Regionale ANDI Emilia Romagna, il primo incontro, presieduto dal Presidente Nazionale Dr. Carlo Ghirlanda, del gruppo di lavoro sul Patto generazionale coordinato dal Dr. Giorgio Inglese Ganora (Sottosegretario sindacale nazionale) assieme alla rappresentanza di “ANDI con i Giovani”. Il confronto che ne è seguito ha messo in evidenza le necessità e le criticità dei giovani colleghi che si avvicinano alla professione e nel contempo le aspettative di chi sta raggiungendo l’età pensionabile e desidera individuare un percorso che lo porti a cedere decorosamente lo studio professionale.

Lo stato dell’arte è stato illustrato dal Dr. Roberto Calandriello che ha riportato i dati del Centro Studi ANDI riferiti alla ultima analisi congiunturale e dal sottoscritto in merito ad una indagine conoscitiva rivolta ai collaboratori di studio odontoiatrico unitamente ad una statistica sulla composizione anagrafica dei soci ANDI condotta in Emilia Romagna. Dalla esposizione dei dati sono emerse le seguenti considerazioni: negli ultimi 30 anni (1990-2020) i dentisti sono quadruplicati passando da circa 17000 a quasi 63000.

Siamo quindi in una condizione di pletora professionale, considerando che in Italia con quasi 60 milioni di abitanti il rapporto dentista/abitanti e di 1: 950 quando la OMS indica un rapporto ottimale in 1:2000.

Nei prossimi 5 -8 anni circa il 60% degli attuali titolari di studio raggiungerà l’età pensionabile e, tra questi, ¼ dei dentisti continuerà a lavorare per un certo numero di anni.

Si tratta di un numero veramente importante che condizionerà significativamente l’assetto futuro della professione.