Striscia la Notizia su turismo odontoiatrico, la protesta di ANDI spiegata alla categoria

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Striscia la Notizia con i due servizi trasmessi il 3 e 4 ottobre ha lanciato un attacco ingiusto e infondato alla Professione odontoiatrica e a tutti i dentisti italiani, promuovendo il turismo odontoiatrico con un vero e proprio spot.
I due servizi trasmessi mercoledì e giovedì 3-4 ottobre non fanno altro che confermare un dato ben conosciuto da tutti e cioè che in Croazia (così come in Ungheria o in Romania, …) il costo della vita è molto più basso che in Italia (in questi Paesi ci sono dipendenti che hanno uno stipendio medio di 300 euro mensili e la tassazione è minima) quindi anche i dentisti costano meno, come costa meno andare in vacanza o pranzare al ristorante. Ma se per le ultime due situazioni al limite si rischia di aver buttato dei giorni di vacanza o mangiato male, affidare la propria salute al primo che capita, solo perché costa meno, comporta rischi spesso irrimediabili.
I dentisti Croati sono stati promossi intervistando, come garante clinico!, un odontotecnico croato che ha dissertato in merito ai tempi di lavoro ed alla qualità dei dentisti italiani. Striscia dimentica che non si può affrontare in questo modo un tema come quello della salute orale, senza interlocutori che abbiano conoscenze e basi scientifiche su cui basare le proprie tesi.
“Non voglio neppure commentare le tante inesattezze e superficialità sentite nei servizi – dice il Presidente Nazionale ANDI Gianfranco Prada – mi spiace notare invece come Striscia abbia voluto fare uno spot gratuito alle cliniche odontoiatriche croate nate sul confine con l’Italia. Ognuno è libero di farsi curare da chi gli pare e non abbiamo nulla da dire contro la concorrenza, ma sarebbe corretto sottolineare anche tutti gli aspetti negativi che sono stati denunciati dai tanti pazienti che hanno ricevuto cure in quei Paesi. Uno di questi è il fatto che i pazienti che si rivolgono all’Estero non hanno nessuna possibilità di rivalersi legalmente contro quei dentisti in caso di insuccesso o problemi, che sono tanti e frequenti“.
Sono certo che i dentisti italiani non vogliano fare durare a lungo i tempi delle terapie per guadagnare di più, sono la biologia e la Comunità Scientifica Internazionale a indicare i tempi necessari per eseguire un intervento odontoiatrico corretto. Il rapporto con l’odontoiatria si costruisce in anni di costante collaborazione e fiducia tra medico e paziente e non grazie ad uno spot o uno sconto improponibile nel nostro Paese, dove esistono ben altre regole e garanzie in termini di sicurezza delle cure, ambienti di lavoro, igiene…
Abbiamo immediatamente chiesto a Striscia di poter intervenire e replicare per difendere la salute, la qualità dell’odontoiatria italiana, gli oltre 200.000 addetti del Comparto Odontoiatrico che con la crisi e la tassazione che supera il 60% rischiano il posto di lavoro. La nota di ANDI inviata a tutti i soci chiedeva anche di mandare alla redazione di Striscia la Notizia una mail di protesta; solo nel primo giorno sono state oltre mille le e-mail inviate.