Torna in attività la CCEPS, “Corte d’appello” dei professionisti sanitari contro i provvedimenti disciplinari

Il Ministero della Salute ha dato notizia della ricostituzione dell’organo CCEPS, che decide, oltre al resto, sui ricorsi dei professionisti sanitari contro le sanzioni disciplinari irrogate dagli Ordini provinciali.

I componenti del CCEPS sono nominati con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e rimangono in carica quattro anni.

La precedente Commissione era decaduta a fine 2020, sospendendo i ricorsi pendenti e, di fatto, rendendo inefficaci le sanzioni nei confronti dei professionisti sanitari, che potevano continuare ad esercitare seppur gravati da sanzioni disciplinari ancora non rese operative.

Presidente effettivo è stata nominata la Dott.ssa Elena Stanizzi Cons. TAR per il Lazio di Roma; Presidente supplente il Dott. Paolo Severini Cons. TAR Campania di Salerno, mentre il Componente effettivo designato dal Consiglio Superiore di Sanità è il Prof. Marco Montorsi, con il Prof. Marco Ferrari quale Componente supplente designato dal Consiglio Superiore di Sanità.

Per l’esame degli affari concernenti la professione di Odontoiatra sono stati nominati componenti la nuova CCEPS:

Dott. Alberto Adragna, Dott. Ferruccio Berto, Dott.ssa Elena Boscagin, Dott. Luigi Di Fabio, Dott. Antonio Montanari (membri effettivi), Dott. Rodolfo Berro, Dott. Domenico Camassa, Dott. Marco Canegallo, Dott. Filippo Frattima, Dott.ssa Teresa Galoppi (membri supplenti) – designati dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.

Sono felice della ricostituzione di un organismo  di garanzia estremamente atteso da tutti e nello stesso tempo sono onorato di ricoprire questo incarico -dichiara il Vicepresidente nazionale ANDI, Ferruccio Berto, nominato per la Componente odontoiatrica – Altrettanto plaudo alla nomina della Dott.ssa Stanizzi alla presidenza. A Lei e a tutti i nuovi componenti auguro di poter riprendere sollecitamente i lavori del CCEPS, per smaltire in poco tempo la grande quantità di ricorsi che si sono accumulati in questi anni di non attività per garantire a tutti i professionisti la certezza dei tempi dei procedimenti disciplinari.