Torna l’Oral Cancer Day: fumo e alcool tra i primi fattori di rischio per la salute

Al via la campagna di prevenzione negli studi ANDI aderenti 

Come ogni anno, per iniziativa della Fondazione ANDI Onlus (Associazione Nazionale Dentisti Italiani) prende il via la campagna di prevenzione del tumore del cavo orale. Una patologia che colpisce le cellule di rivestimento della bocca, sviluppandosi più frequentemente sulla lingua, sulla mucosa delle guance, sul pavimento della bocca, sull’orofaringe e sulle tonsille. Dal 17 maggio al 18 giugno il cittadino potrà prenotare una visita dai dentisti ANDI che, su base volontaria, hanno deciso di aderire. (Vedi elenco QUI).

Nel mondo si contano circa 190 mila decessi l’anno dovuti a questa patologia, un’emergenza sanitaria di proporzioni notevoli, accentuata dalla pandemia che ha imposto una regressione nell’ambito della prevenzione e, come riscontrato da uno studio comparativo promosso dall’ OMS, – l’Organizzazione Mondiale della Sanità – richiede un nuovo approccio finalizzato a introdurre metodologie, nuove tecniche e una maggiore consapevolezza individuale.

Questa malattia colpisce in base alla fasce di età – dichiara Evangelista Giovanni  Mancini, Presidente Fondazione ANDI Onlus – i tumori testa collo rappresentano il 5% dei tumori giovanili negli uomini e nella fascia 50-69 (dove sono la quinta neoplasia presente) e il 3% negli uomini ultrasettantenni, mentre nelle donne sono l’1% a qualunque età. Il nord continua a detenere un triste primato: il tasso di prevalenza per 100.000 abitanti, che è più alto rispetto al Centro e al Sud. È evidente quindi l’importanza di un’adeguata prevenzione e di una diagnosi precoce: quando il carcinoma è rilevato e curato nelle sue fasi iniziali, infatti, si ottiene una guarigione che va dal 75% al 100% dei casi, con interventi terapeutici poco invasivi”.

Ferruccio Berto, Vicepresidente ANDI e responsabile esteri: “Negli anni, anche in molti altri paesi, oltre all’Italia, abbiamo visto crescere progressivamente l’attenzione attorno al tema del tumore al cavo orale; ricerche, iniziative, campagne di sensibilizzazione del paziente, nazionali ed internazionali. Questa malattia molto complessa, causata da una serie di fattori diversi tra loro, risulta tuttavia prevenibile se scoperta in tempo, tramite check-up e visite di controllo periodiche.

L’Odontoiatra risulta il professionista più qualificato nel compiere quest’opera di sorveglianza. Si tratta ora, come recentemente delineato durante il Cancer Research Summit di Porto, di sviluppare una prassi di controllo, prevenzione e collaborazione interprofessionale a livello europeo, per coordinare al meglio gli sforzi di tutti i medici, non per forza solo dei dentisti, nella battaglia contro il tumore del cavo orale.

Meno noto di altre neoplasie, ma altrettanto insidioso, registra in Italia oltre 8.000 nuovi casi con una percentuale di decessi, a 5 anni dalla diagnosi, di oltre il 39%.  

Fondamentali sono, quindi, i controlli semestrali dal dentista, da associare all’igiene professionale, soprattutto per i pazienti che presentano fattori di rischio: fumo e alcool, nel 75% dei casi, come detto, questa forma di carcinoma è legato all’abuso di queste sostanze. La loro combinazione, in particolare, aumenta la probabilità di sviluppare la malattia di ben 15 volte e il 90% dei soggetti affetti da carcinoma orale risultano essere fumatori abituali.

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Per informazioni:        

Elisa Braccia, braccia.press@andimedia.it +39 346 395 1050

Paolo Angeliniangelinipress@andimedia.it +39 349 2394 438