Una detrazione fiscale maggiore sulle prestazioni odontoiatriche potrebbe essere un incentivo alla prevenzione

Oggi c’è maggiore sensibilità da parte dei pazienti della fascia over 50 rispetto a quelli più giovani. Un aiuto concreto alla prevenzione potrebbe essere una detrazione fiscale maggiore sulle prestazioni odontoiatriche. Lo conferma il Dott. Giuseppe Vaccalluzzo, Presidente ANDI Catania.

“Insisto molto sul tema della prevenzione e nel corso degli anni ho sempre cercato di indirizzare i pazienti verso questa buona pratica, invitandoli a fare costantemente le visite di controllo. In termini numerici, sicuramente non si tratta di numeri elevati, ma la percentuale dei pazienti che nel mio studio effettua regolarmente le visite è intorno al 70%, quindi un buon riscontro. Devo dire che molti apprezzano i risultati, perché a distanza di qualche tempo notano un calo delle cure e quindi un miglioramento globale della loro salute orale e, di conseguenza, attivano spesso questo processo di controllo preventivo anche per i loro figli, avendo avuto loro stessi un riscontro concreto dell’utilità della prevenzione. Negli ultimi anni ho notato un leggero calo di visite durante il Mese della Prevenzione, ma riscontro comunque maggiore sensibilità verso il tema da parte della generazione degli over 50, da un lato perché si tratta di pazienti che hanno già la loro esperienza sulle cure odontoiatriche, dall’altro perché nel corso degli anni hanno probabilmente avuto un riscontro concreto dell’utilità delle visite di controllo preventivo. Più difficoltoso il rapporto tra prevenzione e pazienti più giovani, soprattutto quelli intorno ai vent’anni, che sono tendenzialmente meno attenti”.

In termini pratici, per incrementare i controlli periodici immagino che si possa intervenire sull’aspetto economico, che purtroppo sul nostro territorio è un tema piuttosto delicato. Un aiuto istituzionale come una detrazione fiscale maggiore sulla prestazione, in particolare per tutto ciò che è considerato prevenzione, potrebbe già essere un incentivo concreto. Da un punto di vista comunicativo, sicuramente insistere con le informazioni, ricordando alle persone che fare prevenzione è l’unica via per non dover sostenere spese sanitarie gravose.

Personalmente ritengo che Facebook Professional sia un’iniziativa valida. Nel mio caso specifico, in quanto ancora poco avvezzo ai social, sicuramente sarà una buona opportunità. Molti colleghi più giovani hanno già approcciato in modo professionale la comunicazione social e ritengo che, se utilizzata per guidare ed informare i pazienti, possa contrastare le fake news che purtroppo circolano in rete. Una informazione supportata da ANDI assume anche un ulteriore valore aggiunto in funzione della sua importante immagine istituzionale”.