ANDI Latina: “30 anni di chirurgia rigenerativa dei mascellari atrofici”

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Si terrà sabato 27 maggio, presso l’Hotel Europa (LT), il corso residenziale organizzato da ANDI Latina dal titolo “30 anni di chirurgia rigenerativa dei mascellari atrofici”, valido per 5 crediti ECM. Il , introduce l’evento.

La sostituzione dei denti perduti con impianti osteointegrati è un trattamento ormai universalmente accettato – dichiara il Segretario culturale della Sezione Marco Sarallo – e ad altissima predicibilità, che richiede, però, una quantità ed una qualità di osso sufficiente al posizionamento implantare. Agli inizi degli anni ‘90, contestualmente allo sviluppo della GBR e intravedendo la possibilità di creare nuovo osso in aree atrofiche, si è andato affermando il concetto di implantologia protesicamente guidata. Mentre prima si posizionavano gli impianti dove era presente osso residuo, dagli anni ‘90 si cerca di creare osso dove è più corretto posizionare l’impianto ai fini protesici. Pertanto, lo scopo della attuale chirurgia pre implantare è quello di ricreare le condizioni anatomiche che esistevano prima della perdita degli elementi dentari presenti ricostruendo l’impalcatura scheletrica ed i tessuti molli.

Nel corso di questi anni sono state messe a punto tecniche chirurgiche materiali e strumenti che ci agevolano nel compito di rigenerare il tessuto osseo ed i tessuti molli persi. Le tecniche rigenerative utilizzate nella correzione delle atrofie ossee dei mascellari sono molteplici, vanno dalla tecnica dello splitting crestale, alla GBR, agli innesti onlay, al grande rialzo del seno mascellare, alla tecnica sandwich sino a tecniche particolari come la tecnica di Khoury, la distrazione alveolare e la trasposizione del nervo alveolare inferiore. Alla luce dei nuovi orientamenti, – conclude il Segretario culturale di ANDI Latina – si porrà particolare attenzione sulle attuali possibilità riabilitative con impianti di dimensioni ridotte (narrow e short implant) per correggere edentulie che sino a qualche anno fa avrebbero necessariamente richiesto tecniche con prelievi ossei intra-orali o extra-orali.