ANDI rafforza la sua rappresentanza in ERO

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La sessione plenaria dell’ERO, che si è tenuta a Francoforte il 26 e 27 aprile u.s. ha nuovamente riunito tutti i rappresentanti delle organizzazioni europee associate all’FDI.

Il ruolo dell’Italia continua a essere importante, con l’elezione nel board di Edoardo Cavallè e l’ingresso di nuovi giovani odontoiatri nei diversi gruppi di lavoro, che già si sono proficuamente distinti.

“40 voti a favore su 54 ed un astenuto non è un dato improvvisato – dichiara Cavallè – È frutto di apprezzamento pieno di un lavoro e sacrifici pluri decennale, supportato da ANDI e dai colleghi di associazioni europee con le quali si lavora. Molto difficilmente in questi ambiti sono ammesse improvvisazioni o…furbate. Farò di tutto per essere degno della fiducia quasi plebiscitaria assembleare riposta e sostenere l’immagine di ANDI. Molte sfide minacciano la nostra professione. Posso assicurare che ANDI c’è!”

Il gruppo Relations between dental practitioners and universities ha dedicato particolare attenzione alla formazione interprofessionale, in quanto è divenuta uno degli obiettivi principali di molte politiche governative. Il Dental Team ha messo in evidenza la crescente esigenza di valutare con la dovuta attenzione la formazione del personale ausiliario alla luce delle innovazioni tecnologiche che, con sempre maggiore capillarità, si stanno diffondendo all’interno degli studi.

La libera professione è stata al centro della relazione di Ernst-Jürgen Otterbach, che ha rilevato l’urgenza di azioni efficaci a favore di un’odontoiatria etica e non commerciale, laddove il rapporto con il paziente deve essere di pertinenza esclusivamente clinica e non sottostare agli interessi del business.

Il gruppo Ageing population ha promosso una survey che possa rendere un quadro aggiornato a livello continentale dello stato dell’arte in ambito gerodontoiatrico e l’ulteriore rafforzamento della formazione specifica per il paziente anziano. Un’analisi del genere è stata prodotta in Georgia da Vladimer Margvelashvili.

Si tratta di uno degli aspetti più sensibili in funzione delle proiezioni che confermano come la popolazione mondiale stia invecchiando e si possa prevedere entro il 2050 che il 25% della popolazione – 2 miliardi di persone – avrà un’età superiore ai 60 anni.

Ferruccio Berto, vicepresidente ANDI e responsabile per gli esteri, ha ribadito il compiacimento per l’ingresso di nuovi giovani odontoiatri nei gruppi di lavoro ERO, provenienti da “ANDI con i Giovani”, che raggruppa gli under 35 dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani.

Esprimo altrettanto compiacimento – conclude Berto – per l’elezione di Edoardo Cavallè, la cui indubbia esperienza sarà di grande aiuto per tutti. In particolare ho apprezzato la sua relazione, che ha fornito un quadro estremamente interessante della situazione mondiale dell’odontoiatria nella proiezione che da oggi arriva al 2030. Questo risultato è da ascriversi al costante impegno che il gruppo esteri di ANDI ha profuso nel corso di questi mesi, attraverso gli incontri bilaterali con i vertici tedeschi e trilaterali con Germania e Francia. Occasioni di confronto che hanno potenziato il rapporto in essere a livello europeo e che auspichiamo possano consolidarsi ulteriormente.”