Procede la campagna di adesione al 41° Mese della Prevenzione Dentale – La storia dell’iniziativa nell’intervista al Prof. Carlo Guastamacchia

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È ormai in fase avanzata l’organizzazione del 41° Mese della Prevenzione Dentale, con la conclusione della campagna di adesione prevista per il 31 luglio.

L’attuale Mese della Prevenzione fonda le proprie radici nell’opera della prima Commissione Stomatologica in Italia, istituita il 16 ottobre 1976.

Racconta le origini di questa iniziativa uno degli ispiratori di quella che risulterà diventare la più longeva e importante attività di prevenzione orale italiana, il Professor Carlo Guastamacchia.

A mio avviso, non si può comprendere pienamente il percorso che iniziò 41 anni fa, se non lo si inquadra in quello che allora era il momento drammatico dell’odontoiatria italiana. Allora, la ragione per la quale si discuteva maggiormente era la spaventosa quantità di abusivi, problema di cui si parla ancora oggi, ma in quei tempi potevamo quasi dire che per ogni dentista esisteva un abusivo, se non addirittura alcuni prestanome. A cavallo degli anni ’60, tra il 1965 ed il 1970 circa, avevo fatto lunga permanenza negli Stati Uniti, dove erano molto frequenti le giornate di prevenzione odontoiatrica, che erano fatte nelle piazze, nei teatri e nelle scuole. La prevenzione era diventata la fissazione di tutti gli odontoiatri statunitensi, che adoperavano le igieniste per portarla avanti. Questo aspetto è fondamentale perché, per arrivare alla fondazione della Commissione di Prevenzione Stomatologica, CPS, avvenuta nel 1976, si dovettero superare molti ostacoli. Ci furono molte giornate in cui, per diversi anni, io stesso e pochi rari colleghi andavamo in giro a parlare di prevenzione, ma solamente nel 1976 fummo in grado, con grandi difficoltà, di formare la CPS e ciò avvenne anche grazie al supporto di uno sponsor molto generoso e lungimirante, che era la Gibbs di allora, che sponsorizzò le nostre prime riunioni, con me Segretario Nazionale per molti anni. Dalla Sicilia a Trieste, lungo tutta l’Italia, per diversi anni si iniziò a parlare nei teatri, nelle scuole, nelle piazze di prevenzione alla popolazione. Queste attività avvennero inizialmente fuori dagli studi dentistici perché l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri all’epoca vietò nel modo più assoluto che si facessero visite gratis. Questa è la vera storia di come, nel corso degli anni, si è evoluto il Mese della Prevenzione.”

Ad oggi, cosa è necessario fare per sensibilizzare maggiormente la popolazione sul tema della prevenzione dentale?

Il Mese della Prevenzione è una lodevole iniziativa, al 99%. Vorrei riservare l’1% alla possibilità di spiegare ai cittadini che dal dentista bisogna andare quando non si ha mal di denti: questo è fare prevenzione”.