Ricerca e innovazione all’Alma Mater di Bologna al centro del piano Next Generation Europe

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Tra le sei distinte missioni che caratterizzano il piano europeo di sviluppo e ripresa, salute, formazione e digitalizzazione occupano uno spazio significativo.

Un complesso articolato di progetti e interventi che passano anche dagli atenei italiani. Di questo e di come ricerca e innovazione siano determinanti per la formazione dei futuri Odontoiatri, ne parla il Prof. Lucio Montebugnoli, Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Odontoiatria e protesi dentaria dell’Università Alma Mater di Bologna.

Professor Montebugnoli, l’Alma Mater pone grande attenzione all’alta formazione, ai laboratori e alla ricerca. Rispetto a questi temi, quali sono i principali collegamenti con il Corso di Odontoiatria e Protesi dentaria?

La risposta a questa domanda, a mio avviso, si può ricavare dai risultati della classifica mondiale degli atenei, “QS World University Rankings” dell’anno 2020, in cui vengono valutati esattamente questi parametri, quali formazione degli studenti, consistenza dei laboratori didattici, ricerca, oltre alla professione scientifica ed alla presenza di brevetti: riguardo quest’ultima voce, ad esempio, come Corso di Laurea in Odontoiatria e protesi dentaria abbiamo prodotto diversi brevetti nel campo dei biomateriali e della prevenzione del cancro. Questa classifica pone il nostro Corso di Laurea al 41° posto nel mondo. Il Corso di Laurea in Odontoiatria e protesi dentaria si colloca quindi molto bene all’interno dell’Alma Mater.

Quello della salute è uno dei temi sviluppati in Next Generation Europe, il piano europeo per la ripresa economica post COVID-19, di cui Alma Mater fa parte. Concretamente, se ci sono, quali saranno i passaggi che comprendono il Corso di Odontoiatria e Protesi dentaria?

L’Alma Mater ha un grande interesse per l’aumento della digitalizzazione della didattica ed anche nel periodo COVID, per quanto riguarda il nostro corso di laurea, abbiamo investito molto in questo senso: tutte le aule sono state dotate di videocamere, microfoni direzionali e lavagne interattive con cui il docente può interagire con gli studenti. Già è stato fatto molto, ma occorrerebbe anche un miglioramento della digitalizzazione per quanto riguarda i tirocini pratici, nel senso che sarebbe molto interessante per lo studente potersi esercitare a casa su un manichino, interagendo in tempo reale con il docente a distanza: su questo stiamo lavorando e fondamentali, a riguardo, saranno i fondi del Recovery Plan. Un’altra tematica molto sentita è l’internazionalizzazione: promuovere e migliorare gli scambi degli studenti con altri paesi europei.

Qual è il suo pensiero riguardo la laurea abilitante in odontoiatria?

Probabilmente quest’anno la laurea abilitante diventerà effettiva, Parlamento permettendo, ma noi a Bologna, da 3 anni a questa parte, abbiamo già istituito il Progetto Tirocinio sesto anno: questo prevede dei fondi da parte dell’Ateneo e del nostro dipartimento, grazie ai quali i ragazzi vengono attivati nei vari reparti, a gruppi di 3, insieme ad un tutor a loro dedicato, e portano avanti prestazioni scontate per cui i pazienti vengono invogliati ad essere operati. Di fatto, lo studente che si laurea a Bologna è già pronto per iniziare a lavorare e non ha assolutamente bisogno di un ulteriore esame di stato che, ormai, rappresenterebbe solo una ulteriore dilatazione dei tempi.

Recentemente sono stati fatti importanti investimenti a favore delle strutture a disposizione dei futuri dentisti. Da quali laboratori è supportato, oggi, il corso di Odontoiatria?

L’Ateneo ci ha messo a disposizione dei fondi e quest’anno abbiamo terminato la realizzazione del cosiddetto “salone manichini” che è il nostro fiore all’occhiello.

Si tratta di una sala con 30 postazioni comprendenti manichino, trapano odontoiatrico e computer, grazie a cui ogni studente interagisce in tempo reale con la postazione in cui opera il docente, che contemporaneamente controlla, appunto, il suo operato. Abbiamo, poi, i due laboratori di ricerca, uno per la microscopia elettronica e l’altro dedicato ai biomateriali.

Unibo Azione 1&2 nel vostro Corso di Laurea significa borse di studio ed esenzione tasse per studenti internazionali. Ce ne può parlare?

È un progetto indubbiamente molto interessante, perché si tratta di borse di studio, appunto con Unibo1, e di fondi per esenzione tasse, tramite Unibo2, che vengono messi a disposizione per gli studenti che si stanno diplomando o si sono diplomati in scuole secondarie all’estero e che hanno intenzione di iscriversi in corsi di laurea qui in Italia. Questi studenti possono chiedere tali riconoscimenti mediante il test denominato “SAT”, Scholastic Assessment Test, riconosciuto a livello internazionale in ogni paese.

Superando il test, lo studente si pone in posizione utile per ricevere questi premi, che sono sicuramente molto attrattivi ed interessanti per quanto riguarda la nostra Università.